Il weekend che anticipava la partenza delle vacanze non poteva certo essere tranquillo e quieto..un mojito party di "buone vacanze" era d'obbligo: chiamati a raccolta colleghi ed amici abbiamo dato il via alle danze (più o meno sobrie).
Tante risate, musica e..carrello finale recuperato in strada che ci è servito a trascinare Marco a casa senza la compromissione del nervo sciatico! Il sabato è fortunatamente più rilassato: pranzo take-away al Retiro e cenetta di gambas al ajillo (=aliti freschi!).
La domenica arriva e i preparativi si fanno sempre più concitati. Tra peripezie varie (Ilaria tenta di perdere il volo per colpa del suo bagaglio pantagruelico!) raggiungiamo Faro...caldo assoluto e "Pierre l'autista" (mai capito il vero nome..) ci accompagna nell'appartamento prenotato per i primi quattro giorni ad Almancil...Un paese di 10 anime disperso nella terra di mezzo tra Faro e Albufeira (Albufeiraaaaaaaa).
Questo piccolo e grazioso centro non offre molto svago ma per fortuna l'appartamento è a dir poco mozzafiato e munito di tutti i comfort necessari (poltrona massaggiante, megastereo con CD con il meglio dei 60s, dizionario di portoghese -obrigadooooooo- e quant'altro.). Il primo giorno andiamo ad Albufeira dopo una prima sosta nella spiaggia di Quarteira, alquanto deludente (Jesolo non ha nulla da invidiarle).
Il tempo è decisamente poco promettente ma tutto sommato la prima giornata è rilassata e divertente.
Il secondo giorno puntiamo in alto: prendiamo il treno per Lagos ed in un'ora e mezza arriviamo in questa deliziosa cittadina di mare con stradine caratteristiche, spiagge rocciose carine ma affollate e...gamberi in salsa di cocco!!
L'ultimo giorno decidiamo di passarlo a Tavira, a mezzora di treno da Faro più 20 minuti di barca. L'isola è minuscola ma stracolma di gente, la spiaggia lunghissima offre spazio ai nudisti hippies che si mostrano in tutta la loro grazia (?) e là troviamo strane conchiglie che ci danno la folle idea: applicazione per un trash-french!



Conchiglie a forma di unghie ma dai colori alquanto inusuali, ci consentono di trasformare le nostre dita in acuminate ed agghiaccianti armi da taglio alla Nightmare..serata assolutamente stramba, freaky e surreale.
Il giorno seguente passiamo la mattinata in bus verso Siviglia (4 ore e mezza da Faro) dove approdiamo alle 14 circa. La città è meravigliosa e assolata, il cado secco e soffocante (46°) ma, almeno per me, piacevole. Visitiamo subito l'alcazar, il castello arabeggiante del centro: immenso e molto suggestivo, ricrea atmosfere da mille e una notte che consentono di immergersi idealmente nell'epoca.


Il giorno dopo visitiamo la cattedrale, fino alla cima del minareto, dal quale si ammira una vista incredibile della città che si mostra in tutti i suoi colori nelle ceramiche disseminate ovunque! Girovaghiamo poi senza meta (impossibile con la Ross-Susy Blady che cronometra anche i minuti di sosta come se fossimo in gita!!ahahaha) incappando qua e la in scorci di città che vanno dallo stile prettamente arabo a quello indubbiamente ispanico: maioliche in ogni dove, case bianchissime e porte aperte per ammirare i cortili interni assolutamente meravigliosi.
Siamo in fine alla volta di Cadice. Arriviamo verso le 11 dopo un'ora e mezza di bus. La città è davvero graziosa, avvolta in viottoli della serie "se non ti senti in Spagna qui non ti sentirai in Spagna da nessun altra parte".

Trascorriamo il pomeriggio in spiaggia, dalla quale è possibile scorgere tutto il profilo della costa su cui spicca la gialla cupola della cattedrale.
La mattina dopo mi alzo presto lasciando quegli sciagurati dei miei compagni a fare la muffa a letto e mi dirigo verso la spiaggia: sono da sola! Alle 9, il giorno di Ferragosto sulle nostre spiagge è impensabile ritrovarsi soli a passeggiare sulla riva: ebbene io ero l'unica forma di vita (cozze escluse!) sulla spiaggia a quell'ora. Verso le 11 mi raggiungono gli altri e il litorale si fa decisamente più popoloso.

Ultimo bagno e paella deliziosa, prima del bus che mi porta all'aeroporto di Jerez (quanto ci piace questo nome!). Ritorno a Madrid tranquillo e senza imprevisti, ma con una lieve malinconia che accompagna ogni rientro dalle vacanze.
Amici fantastici, tante risate e luoghi magici sono stati il cocktail perfetto di questa vacanza ideale. Grazie a tutti: Ila, Ross, Daniele, gli Andreas, Sailor Rum, i nordamericani affamati, Susy Blady travestita da Rossana, le barbie nudiste per risparmiare sugli accessori in tempo di crisi, le vaaa, nudaaaaa, Pierre, Jerez, Obrigado, sala da tonno, trash-french, monete-per-sigarette, Patricia, Sansone, il mojito a 3 euro, il cameriere dell'ultima sera a Siviglia, la tachipiriña, la paella, il cazon en adobo, il 34 piani del minareto, le patatine cadute in bus, le 15 braciole a 3 euro, 100 montaditos, stuon e tutto quello che non scrivo perchè non mi ricordo ma non perchè sia meno importante e divertente!
che invidiaaaaa!!!i posti meravigliosi, la compagnia e soprattutto SYUS!!|Ho sempre sognato di essere un pò Fabrizio (Roversi, l'ex compare di turisti per caso) per farmi sgridare dalla mitica Syusy!!
RispondiEliminae pensare che se non avessi dovuto lavorare sarei potuta venire li a magnà e bever con voialtri...
argh!!
holahola